Trattamenti viso preventivi e curativi

  • Biorivitalizzazioni
  • Trattamento con PRP (Platelet Rich Plasma) di sangue autologo ( del paziente)
  • Bioristrutturazioni
  • Biorivolumetrici
  • Trattamento dei capillari del volto e décolleté
  • Trattamento di piccola dermatologia (fibromi penduli, angiomi, verruche…)
  • Tossina botulinica
  • Peeling (Acido mandelico, Glicolico, Acetilsalicilico, TCA, Combinazioni di Acidi)
  • Trattamenti con filler
  • Fili di biostimolazione e trazione
  • Trattamenti viso, collo, décolleté, mani e corpo con tecnologia HIFU
  • Epilazione progressivamente permanente con laser Nd-Yag
  • Luce pulsata (trattamenti dell’acne, fotoringiovanimento cutaneo, trattamento rossori diffusi volto e décolleté, macchie della pelle, epilazione)

Trattamenti corpo

  • Trattamento delle teleangectasie (capillari)
  • Mesoterapia per migliorare adiposità localizzate, stasi veno-linfatica, cellulite
  • Trattamento iperidirosi ascellare (eccessiva sudorazione)
  • Riempimento dorso mani
  • Epilazione progressivamente permanente con laser Nd-Yag

Trattamenti e tecnologie

Con il termine di biorivitalizzazione (o biorigenerazione, biointegrazione, biostimolazione o, anche mesoterapia facciale) si intende una strtegia finalizzata alla diminuzione ed al rallentamento dei processi di invecchiamento dermoepidermici.

La pelle è un organo complesso che si rinnova continuamente; il ciclo di rinnovo dei tessuti cutanei è di circa 20-30 giorni nei giovani.
Con il passare del tempo diventa progressivamente piú lento poiché le cellule fondamentali del tessuto connettivo, i fibroblasti, perdono la loro capacità di produrre le sostanze essenziali che necessitano alla pelle cioè acido jaluronico, collagene ed elastina tra le piú importanti.
Inoltre la pelle funge da barriera con l’ambiente esterno e quindi sottoposta ad invecchiamento e processi degenerativi.

Con i protocolli di biorivitalizzazione lo scopo che ci si prefigge è quello di
integrare nel derma le sostanze che mancano o che le nostre cellule non sono piú in grado di produrre nella qualità / quantità necessarie come l’acido jaluronico , alcuni amino acidi , le vitamine, i minerali e gli enzimi.

Questo tipo di trattamento è generalmente inserito in un programma di correzione piú ampio che comprende anche l‘uso di cosmetici adatti, di peeling chimico o laser e utilizzo di altri presidi a disposizione del medico estetico.

I prodotti che si usano piú comunemente sono a base di acido jaluronico stabilizzato di origine non animale arricchito di precursori della sintesi di acido jaluronico e alcuni aminoacidi (utili per aumentare la sintesi delle proteine essenziali della pelle) sottoforma di veri e propri cocktail.

Questi gel hanno caratteristiche chimico-fisiche di fluidità che li rendono:

  • capaci di attrarre acqua e quindi di idratare
  • stimolare la formazione di nuovo collagene
  • contrastare la formazione di radicali liberi
  • aumentare la vascolarizzazione e ossigenzaione tessutale
Filler è un termine inglese che significa “riempimento”.
Si tratta di un mezzo di origine biologica o sintetica di aspetto gelatinoso o compatto da veicolare mediante procedura iniettiva nell’ipoderma o nel derma, in modo da riempire, sostenere o implementare un ‘area delimitata del corpo ( in genere volto), al fine di ridisegnare l’area stessa a scopo prevalentemente estetico.

Vengono utilizzati d’abitudine materiali riassorbibili ( in genere dermal filler) biologicamente compatibili che dopo un certo periodo di tempo vanno incontro ad un processo di degradazione e quindi totalmente riassorbiti dalla cute.

Questo processo è legato fondamentalmente a tre fattori:

  • digestione enzimatica (jaluronidasi)
  • reiterate contrazioni muscolari (mimica facciale)
  • produzione di radicali liberi (stress, fumo, sole, alcol, lampade abbronzanti)

La durata dell’effetto correttivo varia quindi da soggetto a soggetto, dal suo stile di vita ma si può affermare che mediamente la durata è moltoaccettabile variando dagli 8 ai 12 mesi.

Gli effetti collaterali sono dovuti al traumatismo e si traducono in gonfiore transitorio e più o meno accentuato dovuto al richiamo di acqua che scompare di regola in 24 ore quando dovesse presentarsi ( circa 5 % casi).
Piccoli ematomi dovuti alla rottura di capillari o venule.

Eritemi locali che possono verificarsi subito dopo l’impianto e che si manifestano in cute particolarmente sensibile ma di durata breve ( qualche ora al massimo).

Reazioni di intolleranza, per fortuna rarissime, legate soprattuttto ai filler fortemente reticolati. Compaiono a distanza di tempo dall’impianto e si manifestano come un indurimento del prodotto nella zona trattata.
Scompaiono solitamente nel giro di qualche settimana.

Dobbiamo dire che alcuni di questi possibili effetti collaterali sono legati alla tecnica di esecuzione che può essere più o meno invasiva.

Le controindicazioni sono legate alla presenza di :

  • collagenopatie
  • malattie dermatologiche autoimmunitarie
  • gravidanza in corso
  • Herpes in fase attiva
  • Allergie cutanee in atto in sede da trattare

Per completezza si deve dire che esistono in commercio anche dei fillers sintetici che rimangono nella pelle in modo permanente, ma se ne sconsiglia assolutamente il loro uso principalmente perché si sono stati descritti casi con gravi effetti collaterali ( infezioni, fistolizzazioni) anche a molta distanza di tempo dal trattamento e poi perché il volto subisce nel corso degli anni delle modificazioni a tutte le sue strutture ( ossee, muscolari e tessutali) e quindi le correzioni non risulterebbero più idonee.

I capillari del volto e del décolleté sono dovuti principalmente a predisposizione individuale e possono essere accentuati da svariati fattori ( emozioni, freddo o caldo).

Possono presentarsi come singoli capillari dilatati o in forma di couperose. E’ bene non sottovalutare il problema che puo’ evolvere in rosacea e che deve essere quindi inviato al collega Dermatologo.

Il trattamento è variabile a seconda della genesi e dell’importanza del problema.

I rimedi son variabili e ricordiamo:

  • stile di vita sano e regolato evitando abusi
  • alimentazione regolata evitando cibi vasodilatatori come alcolici, piccante, bevande troppo calde e caffè
  • integrazione alimentare con alimenti capillaroprotettori quali mirtilli ed agrumi
  • protezione da agenti esterni aggressivi come sole, caldo e freddo eccessivi
  • laserterapia ( o scleroterapia dei capillari più evidenti)

Si tratta di una patologia estetica molto diffusa nei paesi industrializzati e possono trarre giovamento da terapia compressiva con calze elastiche, fondamentali per ridurre la formazione di nuovi capillari.
Se sono presenti varici di rilievo, edemi o patologie riconducibili ad una patologia venosa maggiore, il paziente deve essere inviato necessariamente allo Specialista Chirurgo Vascolare e sottoposto allo studio accurato del sistema venoso degli arti inferiori mediante Ecocolordoppler venoso.

Le teleangectasie ed il “Matting”, ovvero capillari assai fini e rossi, possono essere trattati con laser Neodimio Yag 1064 nm.
Bisogna tener ben in considerazione che tramite il trattamento laser (oppure scleroterapico), miglioriamo unicamente una situazione locale: se i pazienti sono predisposti a sviluppare capillari dilatati sulle gambe ( genetica e abitudibi di vita), questi col tempo si svilupperanno nuovamente e di nuovi ne compariranno. E’ necessario quindi modificare abitudini di vita errate dove possibile ed eseguire regolarmente dei ritocchi.

L’uso del plasma arricchito di piastrine è già da anni una realtà scientificamente approvata dalla comunità medica con diversi campi di applicazione dalla cura dei grandi ustionati, all’implantologia e ortopedia alle patologie muscolo-scheletriche.

Insomma, una tecnica realmente valida che ottimizza i processi di guarigione in tutti i tessuti dove viene applicata.

L’aspetto di questa metodica che piace molto al paziente è che a differenza di tutte le altre biostimolazioni, si inietta materiale autologo, che è già presente nel nostro corpo

Risulta chiaro che si apre un nuovo ed esaltante capitolo, una vera rivoluzione nel panorama della Medicina estetica: l’uso dei fattori di crescita piastrinici nel ringiovanimento della pelle attraverso la stimolazione della rigenerazione cutanea.
L’ efficacia di tale metodica è già stata ampiamente documentata confermando i risultati ottenibili nei diversi distretti corporei mediante prelievi bioptici dopo il trattamento, di collagene di nuova formazione.

I fattori di crescita contenuti nelle piastrine sono capaci di stimolare diversi meccanismi cellulari tra cui la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti e la sintesi del collagene, richiamando o riattivando le cellule staminali presenti nella zona che stiamo trattando, migliorando lo stato della pelle.

Ne deriva quindi che possono essere trattate tutte le zone dove può essere necessario migliorare il trofismo cutaneo: oltre al viso, collo e décolleté, anche braccia e interno cosce.

Ci sono eccellenti risultati nel trattamento precoce nella perdita dei capelli.

Il trattamento con fattori di Cresita Piastrinici , avvantaggerà ultriormente l’effetto e la durata di qualsiasi altro trattamento che verrà realizzato successivamente.

La tecnica è molto semplice e praticamente indolore: si effettua un prelievo di sangue e lo si fa centrifugare per separare i globuli rossi e bianchi dalla parte liquida (plasma) dove si trovano le piastrine.

Si preleva questa componente liquida e la si arricchisce di Calcio Gluconato che determina la attivazione delle piastrine.
In questo modo si realizza la liberazione dei granuli in esse contenute, quindi si procede all’iniezione mediante un piccolissimo ago creando tanti piccoli pomfi nella zona che si vuole trattare.

È stato appurato in recenti studi comparativi un importante fattore discriminante nell’ambito dell’utilizzo del PRP: la quantità di piastrine, concentrazione e rilascio dei fattori di crescita dipendono dal tipo di kit utilizzato, da come le piastrine sono attivate e dalla centrifuga utilizzata.

Il kit utilizzato in studio permette una raccolta, concentrazione ed utilizzo di qualità molto elevate di piastrine e una ottimale attivazione delle stesse, provati fattori determinanti per la massima efficacia del trattamento.
Questo risulta un decisivo parametro nella scelta del tipo di protocollo : pare ovvio ma sterilità, serietà di gestione del protocollo ed esperienza specifica, fanno la differnza.

I primi risultati sono visibili dopo un paio di settimane dalle iniezioni, ma è dopo circa un mese dalla seduta che i risultati si fanno notare.

Il plateau del risultato avviene ad un mese circa dalla seconda seduta e da quel momento la terapia va in mantenimento quadrimestrale.

Il risultato è una pelle più tonica, elastica, turgida e fresca.

Per quanto riguarda i pareri discordanti in merito ai risultati ottenuti in seguito al trattamento con PRP, bisogna sottolineare che bisogna attenersi a rigidi protocolli per ottenere i risultati ottimali.

Trattandosi di materiale prelevato dall’organismo stesso, il rischio di reazioni allergiche è nullo e il rischio di infezioni crociate derivate dall’uso di materiali di origine animale è impossibile perché il prodotto è autologo.

Come per qualsiasi altro trattamento iniettivo possono formarsi piccoli ematomi associati a un lieve gonfiore che scompaiono nel giro di poche ore, dovute ai piccoli traumi determinati dalle punture.

Le controindicazioni classiche sono la gravidanza e le infezioni in corso nella zona da trattare. Quelle specifiche sono le lesioni tumorali nella zona di iniezione e quadri di piastrinopenia.

Per quanto riguarda l’ipotetico rischio di carcinogenesi, i fattori di crescita agiscono solo sui recettori della superficie cellulare, non entrano nella cellula e non causano mutazioni del DNA.

Si tratta di un microfilo assorbibile in PDO (Polidiossanone) inserito in un microago con diverse lunghezze, che viene introdotto nel derma medio o profondo per creare una rete, come una coperta a trapunta con andamento a zig-zag verticale detto Quilting che durante il riassorbimento del filo favorisce la ristrutturazine tessutale.

Si sfrutta quindi la capacità bioristrutturante del polidiossanone inserito con precisi schemi.

Questi microfili hanno la caratteristica di essere riassorbiti in 180-200 giorni per via idrolitica (produzione finale di acqua e anidride carbonica), con assenza di reazione infiammatoria ma con una fobrosi temporanea, con capacità di favorire la vascolarizzazione e con aumento di temperatura ed ossigenazione locale.

Per tutti questi motivi vengono utilizzati anche per trattamenti terapeutici di patologie dolorose e degenerative muscolari, venolinfatiche e lipodistrofiche.

Con questi microaghi è possibile costuire dei supporti tessutali che stanno alla base della biostimolazione e del sostegno. Questa nuova filosofia costituisce sicuramente una rivoluzione perché rappresenta una valida arma in sinergia ad altre metodiche che permette la creazione di una rete dermica o sottocutanea di fili assorbibili che favorisce la biostimolazione, la progressiva retrazione ed il supporto dei tessuti con parziale rimodellamento. Successivamente si potrà cesellare il risultato mediante l’introduzione di minime quantità di filler, ma senza arrivare al risultato di volti evidentemente gonfi e “rifatti”.

L’introduzione a “zig-zag verticale” dei microaghi chiamata Quilting (sutura a trapunta), costituisce il pricipio base della metodica con microfili assorbibili con la creazione di reti intradermiche e sottocutanee di biostimolazione. Si ottiene quindi una significativa stimolazione del tessuto matriciale e connettivale con aumento dell’ossigenazione cutanea e dattivazione dei processi riparativi e rigeneratvi, ben valutabili nella riorganizzazione del derma papillare con miglioramenti estetici e funzionali.

Con i fili di trazione si offre invece ai pazienti la possibilità di una redifinizione del volto, di un ripristino dei volumi e di una riduzione delle rughe con tecniche minimamente invasive e con risultati che possono durare fino a 18 mesi.
Lo scopo della procedura è quello di ottnere un effetto lifting a livello di ciascuna zona dove tali sututre vengono impiantate.
Si tratta di una procedura rapida ed efficace, eseguibile in ambulatorio e non richiede nessuna incisione chirurgica né punti di sutura.

Non si sono registrati ad oggi effetti collaterali seri, mentre si possono manifestare ecchimosi e presenza di edema nei due giorni successivi al trattamento.
Un’altra complicanza con alcuni tipi di suture è la presenza di lievi depressioni a livello del punto di ingresso.

Si tratta di trattamenti adatti a tuttie le zone del volto e sempre più applicato anche a zone del corpo.
I componenti dei fili di sutura stimolano la produzione di collagene e quindi, oltre a fornire un supporto esterno, tali fili contribuiscono a stimolare la produzione endogena di collagene.

I risultati migliorano con il passare dle tempo e dopo circa 3 / 4 mesi raggiungono l’effetto massimo che perdurerà per circa 18 / 24 mesi. Si possono integrare con qualsiasi altro tipo di trattamento estetico ( ma i trattamenti che tendono a scaldare sono consogliati almeno 15 giorni prima dell’impianto dei fili altrimenti se fatti in seguito, potrebbero accelerare il riassorbimento delle suture stesse).

Questo tipo di trattamento è particolarmente gradito ai pazienti di sesso maschile poiché evitando i filler, non rischiano di femminilizzare il loro volto.

Con la Biorivolumetria si cerca di ricreare in modo naturale il volume perso e nello stesso tempo si cura il processo di invecchiamento della cute ed il viso risulterà più luminoso e giovane.
L’intento è quello di limitare il più possibile l’utilizzo di filler spesso rigidi, visibili nella mimica e innaturali nel risultato.

Pertanto grazie alla disponibilità di nuovi iniettivi particolari ed unici, nasce un concetto evolutivo in medicina estetica che prende il nome di Bio-Rivolumetria.

La parola Bio-Rivolumetria racchiude tre obbiettivi fondamentali:

  • “Bio” riferito all’utilizzo di sostanze assolutamente biocompatibili e bioriassorbibili
  • “Ri” sintetizza l’effetto di rigenerazione, ristrutturazione
  • “Volumetria” che indica chiaramente la formazione ed il ripristino di un nuovo volume

Quindi il termine di Filler quale sostanza funzionalmente inerte capace solo principalmente di occupare e riempire spazi vuoti, viene sostituito dal termine Bio-Rivolumetrici identificati a sostanze che non solo creano volume ma interagendo con le funzioni del tessuto ospite, esplicano una contemporanea azione vitale di stimolo per una neo ristrutturazione tissutale / volumizziamo e allo stesso tempo curiamo).

Si possono scegliere differenti prodotti a seconda si abbia sottocute scarsamente rappresentato con alta compromissione strutturale della cute (destrutturazioni ipovolumetriche) casi nei quali il Biorivolumetrico associa la sua capacità riempitiva ad una costante e prolungata stimolazione recettoriale che gradualmente nel tempo si rende visibile con un netto miglioramento della struttura cutanea, la quale risultrà più elastica, luminosa e turgida.

Oppure riduzioni più localizzate di volume e quindi aree più o meno circoscritte come l’area temporale, l’area malare, il sottozigomo o il mento.

Spesso le situazioni possono coesistere e si intersecano attraverso confini sfumati e in tali casi si possono utilizzare in combinazione i bio-rivolumetrici diversificando l’impianto nella profondità e nella localizzazione.

Gli effetti collaterali sono scarsi e rappresentati da :

  • gonfiore dovuto sempre al richiamo di acqua ma scompare di regola in 24/48 ore
  • ematomi dovuti alla rottura di capillari o venule
  • eritemi locali, molto rari , che si autolimitino nell’arco di qualche ora
Il termine peeling significa “esfoliare”.

Applicando sulla cute sostanze acide di vario tipo si provoca quindi la rimozione più o meno marcata degli strati superficiali della pelle e la stimolazione del turnover dei componenti strutturali della pelle ( cellule, fibre collagene ed elastiche).

Tutto ciò porterà ad una eliminazione delle vecchie cellule, ad uno schiarimento delle macchie e ad un’attenuazione delle lesioni cicatriziali.

Una cute ruvida e opaca apparirà più luminosa, le macchie si ridurranno sino a scomparire e i pori apparirano meno dilatati donando alla cute compattezza.

Gli inestetismi del viso che possono beneficiare del trattamento cn peeling sono :

  • miglioramento della texture
  • segni della pelle invecchiata: ruvidezza, opacità, macchie più superficiali
  • cuti seborroiche tendenzialmente acneiche con pori dilatati
  • segni cicatriziali e pigmentazioni post-acne
La tossina botulinica di tipo A è una sostanza conosciuta e ampiamente utilizzata in medicina estetica sin dal 1978 ( oculistica, neurologia) e già dal 1992 in medicina e chirurgia estetica.
Tale sostanza una volta iniettata nel muscolo, agisce sul punto di contatto tra nervo e muscolo (placca neuro-muscolare) riducendo e / o bloccando la contrazione muscolare.
Successivamente (dopo circa 4-6 mesi) la placca neuromuscolare sviluppa nuove sinapsi (collegamenti) ed il muscolo ricomincia a contrarsi.
Sul volto viene utilizzata per ridurre fino a bloccare, a seconda dei dosaggi utilizzati, la contrazione dei muscoli mimici e quindi per eliminare le rughe di espressione.
E’ molto importante per ottenere un risultatzo naturale, studiare la mimica del singolo paziente, la forza di contrazione muscolare e le eventuali asimmetrie presenti.
In seguito a documentazione fotografica in statica e dinamica, si inoculerà il prodotto sui punti muscolari target e dopo diversi giorni ( a seconda del tipo di tossina utilizzata) inizieranno a comparire i primi effetti che saranno consolidati dopo 15 giorni.
Ciò che si ottiene è un ottimo spianamento delle cosiddette rughe di espressione: rughe frontali, di quella fastidiosa ruga presente tra le sopracciglia (ruga glabellare), delle rughe intorno agli occhi (zampe di gallina), rugosità sul dorso del naso, elevazione della coda del sopracciglio e apertura dello sguardo.
I risultati durano in genere dai 4 ai 6 mesi; si è notato che dopo diversi trattamenti l’effetto del risultato perdura più a lungo arrivando a cancellare la “memoria” della ruga stessa.
La tossina botulinica trova la sua massima indicazione nel terzo superiore del viso ma viene comunque utilizzata con buoni risultati anche per ridurre le rughe labiali (codice a barre) e per eliminare le bende platismatiche del collo.

Si possono verificare degli effetti collaterali legati principalmente alla tecnica utilizzata e quindi all’abilità dell’operatore.
L’effetto più temibile è l’abbassamento della palpebra superiore che si può verificare per scivolamento della tossina verso il muscolo elevatore della palpebra quando viene iniettata nei muscoli corrugatori situati tra le sopracciglia.
Chiaramente tale effetto è reversibile ma può avere una durata anche di qualche mese.

Un altro effetto da evitare ma immediatamente correggibile è il cosiddetto aspetto “mefistofelico” cioè l’inarcamento centrale delle sopracciglia, mentre l’effetto desiderato sarebbe il sollevamento della coda del sopracciglio con apertura naturale dello sguardo.

Contrariamente che nella donna , nell’uomo il sopracciglio decorre parallelamente all’arcata ossea. Quindi con il botulino non si deve assolutamente provocare l’innalzamento della coda del sopracciglio ( ad ala di gabbiano) per non femminilizzare lo sguardo.

La tossina botulinica trova la giusta indicazione e viene utilizzata con risultati veramente eccezionali nella sudorazione ascellare eccessiva.

Il trattamento prevede l’infiltrazione di prodotto in tutta l’area ascellare e dopo qualche giorno inizierà l’effetto desiderato: la sudorazione si ridurrà gradualmente sino a normalizzarsi totalmente.
I risultati perdutano a lungo anche più di un anno e si consiglia di eseguire il trattamento in modo che si abbia l’effetto massimo in previsione del periodo più caldo.

Nell’essere umano la presenza di peli rappresenta una condizione fisiologica.
Vi sono delle situazioni in cui esiste un eccessivo sviluppo dei peli in quelle aree del corpo in cui questi sono comunque normalmente presenti o in quelle dove normalmente non sono presenti: si parla allora di ipertricosi ( zigomi , spalle, schiena).
Attraverso la foto epilazione si possono eliminare non solo i peli in eccesso ma anche ridurli in aree normali perché soggettivamente fastidiosi.
Il fascio laser viene assorbito dai peli e quindi trasmessa sottoforma di energia termica (calore), ai follicoli determinandone la progressiva distruzione (fototermolisi selettiva).
Durante il trattamento vengono colpiti solo i peli in fase attiva di crescita, chiamata Anagen.
A distanza di un mese altri peli si troveranno in fase anagen e , ripetendo la seduta sarà possibile distruggere un’altra parte del patrimomnio bulbare.

La durata del trattamento dipende dall’area / aree da trattare e al suo termine si potrà apprezzare un lieve rossore che si autolimiterà nell’arco di poco tempo.

Per una riduzione progressivamente permanente e stabile saranno necessarie fino a 7 – 10 sedute.
Già dalla prima seduta si potrà osservare la decisa diminuzione dei peli superflui nella zona trattata, accompagnata da un miglioramento della qualità della cute legata all’azione del laser.

Si possono sottoporre a trattamento tutte le aree del viso e del corpo, grazie a manipoli di varie dimensioni che consentono di svolgere il trattamento con rapidità e in totale sicurezza.

Si deve essere cauti nel sottoporre a trattamento pazienti che facciano uso di farmaci fotosensibilizzanti; inoltre risulta inefficace su peli bianchi o molto chiari (oppure schiariti).

Sono sconsigliate lampade abbronzanti o esposizione al sole prima del trattamento e nei giorni immediatamente seguenti.

Non si deve effettuare un’epilazione (quindi mediante metodiche che rimuovano il bulbo pilifero ) prima del trattamento o successivamente ad esso, mentre è possibile la depilazione con rasoio perché questa garantisce la presenza del bulbo pilifero nel follicolo stesso.

HIFU è l’acronimo di High Intensity Focused Ultrasound (Ultrasuoni Focalizzati ad Alta Intensità) e si riferisce ad una innovativa (in campo estetico) e molto precisa tecnica di terapia con la quale possono essere zone del viso e di tutto il corpo senza incisione chirurgica né inserimento di aghi.

Questa nuova tecnologia permette di raggiungere, in maniera del tutto non invasiva, la fascia muscolo-aponeurotica superficiale (SMAS) fino a oggi raggiungibile solo attraverso un lifting chirurgico.
FILLUP TECH PRO è un sistema ad ultrasuoni focalizzati ad alta intensità, non invasivo e non chirurgico, in grado di produrre un effetto lifting facciale senza danneggiare la superficie cutanea. Questo nuovo dispositivo, infatti, grazie ai suoi tre diversi generatori, riesce a concentrare l’azione degli ultrasuoni a 3 diverse profondità in modo da ottenere effetti sul derma reticolare provocando denaturazione proteica del collagene sia stimolando i fibroblasti a produrre nuovo collagene. Inoltre con questa tecnologia non vengono danneggiati la pelle e lo strato sottocutaneo ma si crea una zona di denaturazione termica nel derma profondo con conseguente contrazione (tightening) dello SMAS (Sistema Muscolare Aponeurotico Superficiale. La fascia muscolo-aponeurotica superficiale che sta sotto della cute è il tessuto che durante un intervento di lifting costituisce il piano di dissezione negli interventi di lifting facciale e che viene trattato per rassodare la struttura del viso ovvero per ottenere l´effetto finale.
Con la tecnica HIFU si ottiene un risultato simile al sollevamento dello SMAS, ottenuto chirurgicamente. questo viene messo in tensione determinando un effetto lifting molto evidente.
Il risultato? il ringiovanimento e rassodamento cutaneo, dall’effetto lifting del sopracciglio alla riduzione delle rughe nella zona perioculare. Inoltre rimodellamento dell’ovale del viso con significativa riduzione delle rughe cutanee.
Il principio sul quale si basa la terapia con tecnica HIFU è il trasferimento e la concentrazione di energia meccanica (vibrazioni) dall’esterno all’interno del corpo umano, attraverso la cute ed i tessuti interposti tra il trasduttore e il bersaglio da trattare.
Il trasduttore è in sostanza un dispositivo che riproduce un suono ad alta frequenza (ultrasuono) e lo concentra in un punto preciso dello spazio. Tutta l’energia acustica prodotta dal trasduttore, viene quindi concentrata nel punto focale (come il vertice di un cono) e trasferita sul bersaglio che viene quindi distrutto in funzione di tre principali fenomeni fisici.
Ogni Apparecchio Ultraformer HIFU dispone di tre differenti cartucce per un corretto trattamento a tre profondità:

  • Derma superficiale (1,5mm) leviga rughe, promuove neocollagenogenesi superficialmente
  • Derma Profondo (3mm) lifting facciale e rigenerazione cutanea attraverso la produzione di collagene ed elastina in questo distretto
  • Tessuti Connettivi (SMAS) (4,5mm) produce tonificazione e sollevamento dei muscoli mimici che perdono di tono con il passare degli anni.
  • Corpo (13.0 mm)

Al pari di altre tecnologie che sfruttano l’azione termica, HIFU ( ultrasuoni focalizzati ad alta intensità ) provoca una immediata contrazione delle fibre collagene, di cui è ricco il tessuto cutaneo( effetto tensore immediato) e la produzione di neo fibre collagene nei uno/tre mesi successivi alla seduta ( effetto lifting e di aumentata compattezza del tessuto, di tipo ritardato e di più lunga durata).
Solo gli HIFU, tra le tecnologie non invasive, sono in grado di stimolare i tessuti ad una profondità precisa su diversi strati cutanei, più precisamente a 3 e 4,5 mm, permettendo uno stimolo differenziato su derma profondo e sottocute ed arrivando fino a ridosso della fascia muscoloaponeurotica, costituendo quindi la metodica più efficace anche per il trattamento profondo della lassità cutanea.

INDICAZIONI:

  • Rassodamento e ringiovanimento cutaneo
  • Effetto lifting non invasivo del viso e del collo
  • Ridefinizione dell’ovale del viso
  • Riduzione delle rughe perioculari, mascellari e nasolabiali
  • Sollevamento delle guance cadenti
  • Trattamento delle rughe
  • Rughe frontali
  • Trattamento delle lassità del collo e décolleté
  • Ringiovanimento dello sguardo con elevazione dell’arcata sopraccigliare
  • Potenziamento del volume zigomatico con aumento dell’area (senza iniezione di materiali!)

Tale tecnologia risulta molto efficace anche per il rimodellamento e il rassodamento del corpo.
La caratteristica vincente di questo sistema è la possibilità di utilizzare una notevole intensità di energia in un breve lasso di tempo e in maniera molto concentrata.
Si può realizzare il rimodellamento mirato di addome, fianchi, interno ed esterno coscia, glutei e interno braccia.

Si possono contrastare le adiposità localizzate e gli inestetismi della cellulite, rassodando e tonificando i tessuti.

La temperatu che si accumula negli strati di grasso, induce una riduzione degli adipociti.
La testina adatta per il corpo, permette la penetraszione sino a 13 mm in profondità rispetto allo strato superficiale della cute.

  • Trattamenti dell’acne
  • Fotoringiovanimento cutaneo
  • Trattamento rossori diffusi volto e décolleté
  • Macchie della pelle
  • Epilazione